Secondo una ricerca giapponese, cantare in tedesco aumenta il rischio di diffusione di covid-19 rispetto ad altre lingue.
Dopo un anno trascorso a combattere il virus, gli scienziati hanno scoperto che questo si poteva diffondere tramite particelle di saliva quindi ci si è chiesti: la lingua che parliamo può avere un ruolo in questa trasmissione? La risposta è sì. I ricercatori di Mosca hanno scoperto che le consonanti aspirate giocano un ruolo nella diffusione. George Georgiou, un ricercatore dell’università di Mosca, sostiene che quando si pronuncia una consonante aspirata le persone possono rilasciare maggiori gocce di saliva nell’aria rispetto ad altri suoni. Le lingue che includono consonanti aspirate sono inglese, tedesco, mandarino, norvegese, cinese, coreano e giapponese.
A questa ricerca sono seguiti i ricercatori giapponesi che hanno invece focalizzato il loro lavoro sul rischio che si ha cantando in determinate lingue. La Japan Association of Classical Music Presenters (JACMP) ha così commissionato uno studio: 8 cantanti professionisti, suddivisi in 4 tenori e 4 soprano, si sono esibiti i 3 diverse performance. Queste prevedevano una popolare canzone per bambini giapponese, Ode alla gioia di Beethoven e La Traviata di Verdi.
I ricercatori hanno poi analizzato le particelle per minuto che sono state rilasciate dalle persone e i risultati sono i seguenti:
- Cantando Beethoven sono state rilasciate 1302 particelle al minuto
- Cantando Verdi sono state rilasciate 1166 particelle al minuto
- Cantando la canzone per bambini sono state rilasciate solo 580 particelle
Ciò significa che cantando in tedesco la quantità di particelle di saliva rilasciate è maggiore rispetto alle altre due lingue e ciò ha come conseguenza l’aumento del rischio di trasmissione del covid-19.

Inoltre, questo studio è stato riconfermato da un’altra ricerca: 20 bambini e adulti si sono esibiti cantando una canzone in giapponese e la nona di Beethoven. È stata poi misurata la distanza a cui le particelle sono volate decretando che per la prima, le particelle sono arrivate a un massimo di 61cm e per la seconda sono arrivate a 111cm di distanza. Ciò, confermando il fatto che cantare in lingua tedesca non solo aumenta il numero di particelle di saliva e aresols nell’aria ma le fa anche volare più lontano aumentando il rischio di trasmissione covid.
Mantenere le distanze di sicurezza diventa quindi fondamentale in questo periodo storico sia per noi che per gli altri e, soprattutto, per far ripartire il settore della musica, spettacolo e teatro che ha dovuto subire un doloroso stop.
Cantare fa sempre bene alla salute, come abbiamo già potuto vedere qui: ora basta solo tenere le dovute distanze. Sarà la musica a tenerci uniti.
Chiara Troise
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