Dismamusica, appunti di storia

L’atto di nascita si celebra a Milano, il 15 gennaio 1982, quando cinque imprenditori italiani dello strumento musicale si danno appuntamento presso lo studio del notaio Gaudenzio Traspadini. Hanno deciso di costituire un’associazione che si prefigge l’obiettivo di rappresentare in modo unitario produttori, importatori e artigiani dello strumento musicale in Italia.

In calce allo Statuto appongono la loro firma Antonio Monzino sr., Antonio Monzino jr., Arturo Vicari, Enrico Meazzi e Roberto Furcht. Presidente e vicepresidente vengono rispettivamente designati Roberto Furcht e Antonio Monzino jr.

Roberto Furcht, in una intervista di alcuni anni fa, ricordava i primi passi della neonata associazione: «Nel primo consiglio sedevano Enrico Meazzi, Roberto Guerrazzi, Giuseppe Fornaroli, Giovanni Bauer, Aldo Bugari, Riccardo Costarelli e Bruno Barbini. Una delle prime azioni fu avviare le rilevazioni sui dati di vendita di strumenti ed edizioni musicali in Italia e un elenco completo dei rivenditori italiani».

Ed in effetti, sin dall’inizio della sua storia, l’Associazione realizza una ricerca annuale sull’andamento del mercato italiano, che da sempre è l’unica fonte attendibile di dati relativi al comparto dello strumento musicale.

Molti altri sono i fronti di intervento che l’Associazione ha posto al centro della propria azione a sostegno del mercato della musica e degli strumenti musicali in Italia, oltre alla promozione in genere della diffusione della cultura musicale, valore primario della formazione dei giovani, e presupposto importante per la valorizzazione dell’attività economica del comparto.

Nel corso degli anni, infatti, Disma ha intrapreso un’incessante attività istituzionale e promozionale, scandita da una serie di tappe significative: aderisce al Sistema Confcommercio, organizza tavole rotonde, convegni, summit periodici a tema, pubblica un periodico associativo, affianca e sostiene le fiere del settore che si succedono negli anni (Sim-Hi Fi di Milano, Marche Musicali e Interexpomusic di Pesaro, Disma Music Show di Rimini, Music International Village di Milano, Music Italy Show di Bologna, Cremona Musica), collabora con altre associazioni di settore per la realizzazione di rapporti sull’economia della musica, diventa interlocutore credibile e privilegiato per le istituzioni politiche, Governo e Parlamento.

Nel 1999 la denominazione dell’Associazione cambia da Disma a Dismamusica, per rendere più evidente d immediata la connessione al mondo della musica.

Dismamusica ha ideato e realizzato molti progetti di forte impatto: ricordiamo la campagna pubblicitaria nazionale dal titolo “Vuoi cambiare musica? Suonala tu!”, l’azione per abbattere l’IVA sugli strumenti musicali (Suonale all’IVA!), la distribuzione di premi e riconoscimenti ad artisti e operatori particolarmente attivi nella diffusione della musica come valore (i premi “Una vita per lo strumento musicale” e “Musica è vita”).

Dismamusica ha anche attivato percorsi in collaborazioni con realtà pubbliche e private per promuovere e sviluppare eventi capaci di portare questi importanti messaggi a un livello di attenzione mediatica più evidente. E in un continuo “crescendo”, per usare una terminologia musicale, nel corso degli anni Dismamusica si è attivata coinvolgendosi in eventi quali Venezia Suona (con migliaia di persone che suonavano nelle calli e nelle piazze di Venezia), Il tram della musica (un tram ricolmo di strumenti musicali che ha girato a Milano accogliendo centinaia di persone desiderose di suonare) e soprattutto Scuola Musicafestival, di gran lunga il progetto più impegnativo, che in sette anni ha saputo coinvolgere oltre 30.000 studenti di ogni parte d’Italia culminando in un festival di tre giorni con un “concertone” eseguito da un’orchestra composta da più di 1.400 musicisti “in erba” (dai 6 ai 18 anni) provenienti da scuole di tutta Italia.

Nel corso della sua vita, pur vivendo in contesti di mercato non facili, l’Associazione è cresciuta, ha acquisito autorevolezza e rappresentatività, ha svolto un lavoro prezioso a servizio del mercato di riferimento e, soprattutto, ha avuto la capacità di non ridursi a semplice organismo imprenditoriale con interessi economici e settoriali, ma di ampliare i propri orizzonti alla più importante azione di ordine culturale, formativo, scientifico e sociale.

Ciò che costituisce oggi il centro della mission associativa è proprio la divulgazione della pratica musicale a tutti i livelli (dall’età prescolare fino alla popolazione più anziana) nella consapevolezza, attestata da sempre più numerosi, concordi ed autorevoli studi scientifici e sociologici, che la musica attiva (cioè, appunto, praticata in prima persona) svolge una funzione insostituibile di ordine sociale e culturale, aiuta a prevenire o ridurre il disagio giovanile e l’emarginazione sociale, supporta la formazione della persona nelle sue dimensioni cognitive e relazionali.

Nel 2007 Dismamusica si è aperta ai rivenditori al dettaglio, completando così la rappresentanza dell’intera filiera dello strumento musicale.

Dismamusica aderisce a Confcommercio Impresa Cultura Italia, organismo di coordinamento del sistema imprenditoriale connesso al mondo della Cultura, ed è cofondatrice di EMIA, European Musical Instruments Alliance, l’alleanza tra le Associazione europee del settore.

Presidenti Dismamusica

1982-1991

Roberto
FurchT

1992-2008

Antonio
Monzino

2009-2016

Claudio
Formisano

2017-2020

Antonio
Monzino

dal 2021

Raffaele
Volpe

1982 – Nascita di un’associazione

Era il 15 Gennaio 1982 quando sette operatori del settore decidono di dar vita alla prima associazione di categoria del settore: Dismamusica.

Dopo diversi decenni, sono tante le cose che sono successe: abbiamo visto passare diversi Presidenti, Consiglieri, Associati e siamo riusciti ad arrivare a diversi obiettivi, creare nuovi progetti e scambiare idee.

In questo libro, che puoi leggere gratuitamente, potrai trovare le iniziative svolte dall’Associazione nei suoi primi 25 anni di attività.

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