bambina e mamma suonano al pianoforte

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I bambini che suonano uno strumento potrebbero avere performance migliori per quanto riguarda l’attenzione e la memoria in alcune attività.

Abbiamo già visto come la musica è in grado di influenzare il cervello, se te lo sei perso clicca qui, ma che effetti ha la pratica musicale sui bambini?

padre e figlia suonano insieme la chitarra

In una ricerca, che puoi trovare a questo link, si è testato il funzionamento celebrale di 40 bambini dai 10 ai 13 anni. Venti di questi erano in grado di suonare uno strumento e avevano almeno due anni di lezioni alle spalle e gli altri venti non avevano alcuna preparazione musicale.

La loro attenzione e memoria sono state testate attraverso alcuni esami e l’attività celebrale monitorata con una risonanza magnetica.

Tra i due gruppi non c’è stata una differenza nei tempi di reazioni ma gli studenti con una preparazione musicale alle spalle hanno avuto risultati migliori per quanto riguarda le attività riguardanti la memoria. Queste migliori performance sembrano derivare da due meccanismi: un campo generale, legato ai meccanismi dell’attenzione e un campo specifico, legato alla codifica uditiva. Entrambi i meccanismi sembrano essere più sviluppati nei bambini che suonano uno strumento e riguardano:

  • Campo generale è relativo a regioni del cervello legate a capacità decisionali, orientate agli obiettivi e compiti cognitivamente impegnativi.
  • Campo specifico è relativo a regioni del cervello legate al loop fonologico, una componente della memoria di lavoro legato al trattamento dell’informazione sia fonetica, che fonologica.

Il Dottor Kausel, a capo della ricerca, sostiene che molto probabilmente sia proprio la pratica musicale ad aumentare l’attività di queste due reti celebrali.

Ciò significa che non solo l’ascolto della musica porta benefici al cervello ma anche la pratica musicale serve, sin da bambini, a migliorare le proprie capacità. Ovviamente questo non dovrebbe essere l’unico motivo per iscrivere un figlio a scuola di musica, bisognerebbe tener conto anche del beneficio primario che potrebbe portare nel bambino: la gioia, nuovi stimoli, la capacità di imparare qualcosa di nuovo, fare nuove amicizie, il senso di realizzazione e orgoglio dopo aver imparato a suonare la prima melodia.

bambino che suona

Ma i genitori devono ricordare che la musica non solo porta felicità ai figli, ma porta benefici anche a più livelli, partendo dal sociale, per poi influenzare il cervello. E non solo.


Chiara Troise

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