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Ecco come costruire un bastone della pioggia fai da te.

Oggi vedremo come costruire un bastone della pioggia, ovviamente con una versione un po’ più semplificata, step by step e con materiali presenti nelle nostre case.

I materiali

  • Rotolo di cartone, magari preso da una confezione di patatine o dallo scottex
  • Riso, sostituibile con chicchi di mais, ceci, lenticchie ecc…
  • Stuzzicadenti
  • Ago, sostituibile con una puntina
  • Colla
  • Adesivo
  • Forbici
  • Cartoncino e altro materiale per decorare

Il procedimento

Se utilizzi un rotolo di cartone, traccia il perimetro dei due fori su un pezzo di carta e tagliali in modo tale da costruire i due “tappi” per chiudere il tubo.

Pratica con l’ago dei fori sul lato del rotolo a intervalli casuali.

ago puntato nel rotolo di carta

Inserisci gli stuzzicadenti nei fori tenendo le due punte fuori. Utilizza la colla per incollare gli stuzzicadenti al foro.

Utilizza le forbici per tagliare le punte degli stuzzicadenti una volta che la colla si è asciugata.

Se hai utilizzato il rotolo di cartone, fissa con l’adesivo una estremità di carta. Se hai utilizzato la confezione di patatine, puoi pure saltare questo passaggio avendo già un’estremità chiusa.

Riempi il bastone con il riso o con altro materiale scelto. Puoi aggiungere materiale fino a che il suono ti soddisfa oppure utilizzare materiale diversi contemporaneamente per creare un suono originale. Infine chiudi e sigilla anche l’altra estremità.

versare il riso nel bastone della pioggia

Colora il cartoncino e decoralo come più ti piace.

cartoncino disegnato per coprire il bastone della pioggia

Ricopri il tubo con il cartoncino e fissalo con della colla. Il bastone della pioggia è completo, ora divertiti a suonarlo!

bastone della pioggia concluso

Lo sapevi che…

Il bastone della pioggia era utilizzato dagli indiani d’America per invocare l’acqua necessaria alla sopravvivenza in territori aridi ed è per questo che il suo suono vuole ricordare proprio lo scroscio della pioggia. E infatti la leggenda narra…

Tanto tempo fa, sulla terrà non cadeva nemmeno una goccia di pioggia. Così un indiano di nome Kaxinawà getto un pesce dorato nella laguna del cielo, mirando un uccello pescatore. Il volatile andò in picchiata sulla preda, liberando il foro della laguna che stava tenendo otturato con le zampe e facendo scendere la pioggia per la prima volta. Anche oggi, quanto il cielo si prepara al temporale, possiamo vedere i bagliori dei pesci dorati lanciati dagli indiani. Forse noi li chiamiamo lampi, ma poco importa.


Chiara Troise

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