Ormai le elezioni del nuovo Presidente e Direttivo sono alle porte, manca poco tempo alle votazioni. E mentre gli ultimi giorni scorrono e il tempo scade, Dismamusica continua – e continuerà – a portare in alto il valore sociale, culturale ed economico dello strumento musicale. Cambiano forse le persone ma non cambieranno gli obiettivi, il lavoro fatto e che è ancora da fare. Perché Disma rimane fedele a sé stessa, a voi e alla Musica…che poi non sono tutte e tre la stessa cosa?

Il Presidente uscente Antonio Monzino ha scritto quindi un messaggio per voi tutti che rappresentate il mondo dello strumento musicale, un universo così ampio e così importante per la cultura italiana che non può e non deve passare inosservato in questo tempo rischioso per tutti. Il mercato dello strumento musicale è fondamentale per il sostentamento dell’Italia ed è proprio per questo motivo che il Presidente Monzino ha deciso di rimarcare questa idea anche a pochi giorni dalla sua uscita.

Un augurio per il futuro che ci aspetta e un ringraziamento per il passato vissuto insieme.

Cara/o Associata/o,

lunedì 15 marzo 2021 si svolgerà l’assemblea annuale Dismamusica che quest’anno assume una grande importanza perché si celebra durante un’emergenza sanitaria che ha investito tutto il mondo e perché prevede il rinnovo delle cariche apicali dell’Associazione.

Dismamusica arriva a questo appuntamento con una storia lunga 40 anni, un periodo durante il quale ha svolto ininterrottamente la propria funzione di rappresentanza del settore dello strumento e delle edizioni musicali in Italia con professionalità e dedizione.

Il mio destino di uomo e di imprenditore si è intrecciato tre volte con la storia della nostra Associazione: ho avuto l’onore di far parte del gruppo dei fondatori nel 1982, e ne ho guidato come presidente per due volte le sorti, dal 1992 al 2008 e, nuovamente, dal 2017 al 2020.  Sento quindi Dismamusica come una parte di me e il suo futuro mi sta a cuore.

Il mio augurio è che l’Associazione possa sempre contare sul supporto di un numero adeguato di operatori qualificati e numerosi, perché per essere ascoltati dalle Istituzioni italiane e internazionali occorre essere forti, uniti, rappresentativi. Questi 40 anni non sono passati invano, abbiamo imparato a superare gli interessi personali per ritrovarci in una prospettiva più forte e unitaria che ci ha dato l’autorevolezza necessaria per guardare a testa alta al nostro futuro.

La campagna associativa promossa l’anno scorso durante l’emergenza sanitaria ha portato in Associazione 30 nuovi soci, rivenditori e operatori del settore, che hanno visto in noi un punto di riferimento per affrontare e superare una pandemia che purtroppo non è stata ancora debellata.

Il rinnovo degli organi direttivi offre l’opportunità di un ulteriore slancio del nostro settore. Sono chiamati ad esprimersi tutti coloro che aderiscono a Dismamusica.

Da presidente uscente, forte di un’età che i francesi con riguardo definiscono “quattro volte venti”, auspico che la straordinaria avventura di Dismamusica continui ancora a lungo, con maggiore forza e grande efficacia. Il principio di Pareto 20/80, che si riscontra in molti sistemi complessi, ci dice che il 20 per cento delle cause (gli operatori) provoca l’80 per cento degli effetti (il fatturato). Nel nostro settore le attività commerciali e produttive sono poche migliaia ed il fatturato complessivo non permette sempre investimenti adeguati, ma una maggiore partecipazione degli operatori della filiera darebbe più forza alle nostre idee, alle nostre proposte, alla nostra capacità di interlocuzione.

Gli attuali 65 soci sono il nostro orgoglio e costituiscono un nucleo di imprenditori con una cultura d’impresa adeguata ai tempi ed alla complessità del mercato. Senza il loro senso di responsabilità sarebbe arduo pensare di poter incidere sulle condizioni necessarie per garantire sostenibilità e sviluppo alle aziende che operano nel nostro settore, a maggior ragione oggi che il mercato è diventato globale e si affacciano nuove e importanti sfide sociali ed economiche.

Il settore dello strumento e delle edizioni musicali è un mercato di ridotte dimensioni, nel contesto dell’economia nazionale, ma se consideriamo il ruolo che la musica svolge nella società nei campi dove lo strumento musicale viene utilizzato (l’educazione, lo spettacolo al vivo, l’intrattenimento, il tempo libero) possiamo affermare che esso dia sostanza all’arte e alla cultura, due tra le espressioni più identitarie della civiltà di ogni tempo.

Un’Associazione con un’ampia partecipazione avrebbe maggiore peso nel percorso di modernizzazione del settore e di promozione della pratica musicale.

Esistono forti analogie tra lo sport e la musica per il fascino trasversale che entrambi esercitano sulla popolazione e per la ricaduta benefica sulla qualità della vita degli italiani. Nel 2011 il fatturato delle attività sportive e dell’indotto (abbigliamento, palestre, piscine) era di 3 milardi di euro, nel 2019 è passato a oltre 12 miliardi. L’industria musicale nel suo complesso al momento non supera i 7 miliardi ed i vari settori che la compongono sono divisi e concentrati nel guardare solo al proprio perimetro di azione, senza una vera politica comune di sostegno reciproco.

Dismamusica ritiene imprescindibile riunire l’intero mondo dell’arte dei suoni ed imprimere la svolta che permetta al nostro mercato di raggiungere i livelli di consumo pro-capite almeno vicino a quello di paesi limitrofi come la Svizzera che per referendum popolare, nel 2012 ha introdotto nella propria Costituzione un articolo dedicato alla musica.

Ringrazio chi mi è stato vicino in questi anni con impegno e condivisione per superare momenti difficili e confido che i progetti innovativi lanciati nei mesi scorsi (Next Gen, Academy, Emia e De Musica Onlus) possano avere il successo che meritano con il lavoro che si apprestano a fare il nuovo Consiglio direttivo ed il nuovo presidente.

Fino a quando energie e salute me lo permetteranno sarò sempre disponibile a collaborare per il settore che ha accompagnato la mia intera esistenza così come ho iniziato a fare quando, a 10 anni di età, accompagnavo mio padre negli incontri a Cremona con il mondo della liuteria, poi nelle Marche per un progetto con la Farfisa e con lui nelle fiere internazionali, fino a quando è toccata a me la responsabilità di condurre l’azienda di famiglia, con l’orgoglio ed il peso di un lungo glorioso passato, la fortuna di un periodo di grande sviluppo e l’onere di garantire la continuità della storia con il passaggio alla generazione successiva.

Il mondo è cambiato ma anche in futuro Dismamusica continuerà ad essere il punto di riferimento del settore, nato da un sogno che deve continuare anche con le nuove generazioni perché lo strumento musicale nasce con la storia dell’uomo e finirà solo quando la specie umana si estinguerà.

Il Tuo sostegno è importante, mettiti dalla parte di chi costruisce.

Un caro saluto.

Antonio Monzino

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