Scrivo questo mio report dopo essere stato prima al NAMM dal 22 al 25 Gennaio ad Anaheim/CA e poi all’ISE (la più importante fiera al mondo dell’audio e video professionale) dal 4 al 7 Febbraio a Barcellona.
La prima impressione che mi viene in mente “a caldo” dopo i viaggi, è che purtroppo il mercato degli strumenti musicali è oramai stagnante da anni e non si prevede una crescita significativa nei prossimi anni. Dovremo abituarci tutti, quindi, ad una situazione più o meno stabile di fatturato mondiale (+5% / -5% ogni anno) ma realizzati con player diversi.
La seconda impressione sempre “a caldo” è che il mercato dell’audio e video professionale, invece, è in continua crescita e con cifre sempre a due cifre da vari anni. E si prevede la stessa cosa per il futuro. Questo è dovuto al fatto che il mercato degli alberghi, ristoranti, centri conferenze, navi, concerti, studi televisivi, trasmissioni dal vivo, reti televisive… ogni anno è in crescita in tutto il mondo e continuerà ad essere così per molti anni ancora.
Ma devo parlare di NAMM e di strumenti musicali, quindi torniamo sul tema del mio report.
Eravamo tutti preoccupati che quest’anno al NAMM ci sarebbero venute molte meno persone a causa dei gravi incendi che hanno colpito la città di Los Angeles. Invece e per fortuna non è stato così.
Quest’anno, e dopo almeno 4-5 anni, ho visto finalmente un NAMM, “settore strumenti musicali”, molto più effervescente, pieno di gente e di clienti e distributori da tutto il mondo e con i grandi marchi finalmente di nuovo presenti (Fender, Gibson, Inn Music sono tornate al NAMM e tanti altri marchi che non venivano più).
Ho visto una bella fiera, piena di eventi e di incontri organizzati dalla NAMM stessa ma anche dai vari espositori.
Ho avuto poi modo di parlare con vari proprietari e/o manager dei vari marchi presenti in fiera, i quali mi hanno confermato le mie sensazioni. Tutti molto positivi e la frase che aleggiava era “finalmente di nuovo una bella fiera”.
Questo per il settore strumenti musicali.
Discorso diverso invece per il settore “Pro Audio” del NAMM, che sarebbe una fiera nella fiera. Il NAMM, infatti, 6 anni fa circa ha deciso di aprire un’ala della fiera completamente dedicata all’audio e al video professionale (forse per cercare di contrastare l’ISE europea). Gli espositori della fiera “audio/video pro” non erano contenti. Molti di loro mi hanno detto che mancavano molti big e che molti spazi erano vuoti e si stavano interrogando se ritornare al NAMM il prossimo anno o se invece concentrarsi solo sull’ISE, che, purtroppo, si svolge una settimana dopo a Barcellona. Parlando con i proprietari e manager di ditte del pro, secondo me è proprio questa la problematica: due fiere a così poca distanza l’una dall’altra porta le aziende a prendere la decisione di saltare la fiera meno importante, che per me e per questo settore è il NAMM. Penso, pertanto, che il reparto “audio/video pro” del NAMM diventerà una esposizione molto “locale” per il mercato USA e Sud America, e dedicata principalmente ai clienti americani e sud americani.
Mentre il NAMM “strumenti musicali”, ripeto, per me è tornato ad essere una bella fiera e, lasciatemelo dire, l’unica fiera di strumenti musicali del mondo occidentale. Dato che ormai la Frankfurt Messe non esiste più (è stata modificata in Pro Light & Sound) ma è diventata una fiera tipicamente locale/tedesca, mentre la fiera Music China di Shanghai, a Ottobre, è diventata la fiera degli strumenti musicali del mondo orientale. E entrambe stanno crescendo e hanno ragione di esistere.
Queste sono le mie considerazioni personali sul NAMM.
Un caro saluto a tutti e tutte e vi auguro buon lavoro e buon anno 2025… pieno di musica.
Stelvio Lorenzetti
Amministratore Delegato Algam Eko
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