Raffaele Volpe si è laureato in Ingegneria elettronica nel 2002 al Politecnico di Milano.
Ha lavorato in diverse aziende e differenti mercati fino ad approdare in Yamaha Music Europe Branch Italy nel 2010. Da allora lavora con passione nel mondo degli strumenti musicali e i risultati portati in azienda gli sono valsi la promozione a Branch Managing Director per la filiale italiana nel 2018. In questi anni in Yamaha ha svolto differenti corsi di formazione su: comunicazione e marketing, leadership, gestione del personale, gestione finanziaria. Appassionato di musica fin da bambino, suona il basso elettrico per diletto.
Nel 2019 il Presidente Dismamusica, Antonio Monzino, dopo una serie di incontri lo convince ad entrare nel Consiglio Dismamusica con un ruolo attivo, come Vicepresidente. Questa fase è importante per la comprensione del mondo associativo, a lui sconosciuto, e fa sì che nel 2021 lo stesso Antonio Monzino ne promuova la candidatura quale nuovo Presidente dell’Associazione, carica che verrà poi rinnovata anche per il successivo triennio 2024/2026.
Nel ruolo di Presidente, in questi anni difficili per il mercato del settore degli strumenti musicali, l’obiettivo è sempre stato quello di ricercare il bene comune per tutti gli attori della filiera. Ritengo fondamentale che aziende e persone che si trovano giornalmente a competere sul mercato, per acquisire clienti e quote di mercato, abbiano la capacità e l’intelligenza di mettersi tutti intorno ad un tavolo per studiare strategie e azioni comuni che possano portare benefici agli attori del settore e ai musicisti in genere, anche attraverso la divulgazione della pratica musicale a tutti i livelli.
L’attuale Consiglio Direttivo, eletto pochi mesi fa, rappresenta uno spaccato importante del nostro mondo, in grado di rappresentare i differenti punti di vista e di elaborare strategie e azioni in grado di dare risposta alle esigenze del settore, a partire dallo studio del mercato e delle sue dinamiche e dalla capacità di elaborare proposte in grado di favorire ed incentivare l’acquisto di strumenti ed edizioni musicali.
È per tutte queste ragioni che, sebbene il nostro sia un settore di nicchia, dobbiamo ricercare il dialogo continuo ed il sostegno da parte delle Istituzioni.
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