Stai iniziando a suonare con i tuoi amici del liceo ma iniziano i primi battibecchi? Un membro della band pensa solo ed esclusivamente al proprio strumento e non alla performance comune? La nostra guida sicuramente ti aiuterà.

DA DOVE INIZIARE…

Direttamente da un un’intervista ai Metallica, oggi nella nostra top5, scopriremo quali sono i segreti per avere una carriera così longeva.

  1. Empatizza. Più capirai i comportamenti dei tuoi compagni di band, più facilmente si potrà trovare una soluzione ad una discussione. Magari qualcuno all’interno della band (o anche tu che stai leggendo questo articolo) reagisce in maniera sarcastica ad un determinato evento, mentre un altro membro ha sempre paura di risultare inascoltato e cerca di imporsi o a dire per primo la sua. Capire come reagiscono gli altri membri è essenziale, quindi, per una convivenza più pacifica; in poco tempo capirai cosa potrebbe far infuriare qualcuno o come renderlo la persona più felice del mondo.
  2. Calmare gli animi. Ci potrebbero essere dei momenti o dei periodi in cui ci si azzuffi per qualsiasi cosa. Prima o dopo, è importante che la band impari ad arrivare a compromessi, permettendo ad ognuno di poter dare il proprio contributo artistico.
  3. Lasciare l’ego alle costruzioni. Un membro testone all’interno del gruppo potrebbe creare problemi, immaginiamone più di uno per creare una vera e propria tragedia. Lasciare spazio di parola a tutti i membri è di fondamentale importanza soprattutto in contesti del genere. È giusto che ognuno sia libero di comunicare se si sente sopraffatto dalle decisioni di qualcun altro.
  4. Fai crescere i tuoi compagni. Dare dei feedback positivi/costruttivi ad un altro membro è di fondamentale importanza all’interno di un gruppo. Dire “fai schifo” o insulti generici, non aiuterà di certo quella persona a crescere (sia individualmente che musicalmente).
  5. Ricorda l’obiettivo comune. In una collaborazione dove lavorano più teste, in cui la creatività per ovvie ragioni è messa al primo posto, è molto semplice discutere frequentemente. La bellezza della musica sta nella sua soggettività. Avere in mente un obiettivo comune e lasciare il proprio ego a casa, aiuta a capire che il progetto deve andare avanti a discapito di un eventuale capriccio da parte di qualche membro. La chiave di tutto non sta nell’evitare i conflitti a prescindere, ma incoraggiare delle strategie che facciano arrivare ad un compromesso.

E tu? Hai una band o vorresti averla? Condividi le tue esperienze sui nostri social qui.

Roberto Di Paola

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